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LA FONDAZIONE CULTURALE MANDRALISCA

Il patrimonio artistico destinato per testamento da Enrico Pirajno di Mandralisca a “servire al liceo” si componeva di quadri, tra cui lo splendido Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, reperti archeologici, monete, collezioni e strumenti scientifici, oggetti d’arte, libri.

Fu quindi naturale che, dopo la statalizzazione del liceo, l’ente si trasformasse da fondazione scolastica in fondazione culturale, il cui compito sarebbe stato quello di

custodire quel patrimonio e di assicurarne la fruizione da parte della collettività.

Nell’art. 1 dello statuto della “Fondazione culturale Mandralisca in Cefalù”, approvato con regio decreto 21 novembre 1940 (la statalizzazione del liceo è del 1933), si afferma infatti che “la Fondazione, sorta con lo scopo di provvedere all’istruzione secondaria, liceale e classica, dopo la regificazione (statalizzazione) del liceo non ha esaurito la sua funzione, ed essa deve (...) promuovere ed aiutare iniziative ed opere diverse tendenti al progressivo incremento culturale del piccolo centro di studi, quale ormai deve considerarsi Cefalù, nella vasta regione delle Madonie. A questo compito deve pure rispondere sempre meglio specialmente la biblioteca che con la pinacoteca, il museo e il monetario appartiene alla Fondazione”.

Oltre a sancire la nuova fisionomia dell’ente, lo statuto del 1940 conferì all’organo direttivo il suo assetto attuale: dai Deputati della Fondazione scolastica si passa ad un Consiglio di amministrazione di cinque membri, nominati tutti dal Podestà (oggi dal Sindaco di Cefalù), di cui due su designazione del Regio Provveditore agli studi (oggi dell’Assessore regionale per i beni culturali e ambientali).
La Fondazione mantenne la personalità giuridica conferitale dal regio decreto 21 luglio 1866, che l’aveva eretta in ente morale.

Dal 1940 ad oggi, la Fondazione culturale Mandralisca ha rispettato il compito assegnatole, custodendo la dimora del barone e le collezioni storico-artistico-scientifiche in essa contenute, e salvaguardando, dunque, quello che oggi è il Museo Mandralisca.

Inoltre, essa è divenuta parte integrante della vita sociale e culturale della sua città, attraverso un’intensa attività editoriale, l’organizzazione di convegni, dibattiti, mostre temporanee, e cercando di proiettare Cefalù nel circuito culturale nazionale.

Alla sua guida si sono succedute generazioni di cittadini cefaludesi, a conferma del legame quasi inscindibile che unisce la fondazione alla sua comunità di appartenenza. Il nuovo Statuto, approvato con decreto n. 7028 del 9 luglio 2008, ha operato la trasformazione in ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) dell’ente e ne ha ridefinito la mission e gli scopi tra cui la conservazione e l’incremento del museo Mandralisca, delle sue raccolte e della biblioteca, la promozione di attività culturali sia in campo umanistico che scientifico e di attività volte alla tutela e fruizione dei beni culturali e artistici e alla tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente.

Da Martedì a Domenica
dalle 09:00 alle 19:00
Luglio/Agosto
dalle 09:00 alle 21:00

Via Mandralisca 13, Cefalù, Italy, 90015
0921 421547